Come un trauma può bloccarci

Ieri sera ho vissuto qualcosa che mi ha fatto toccare con mano come può essere impattante andare a far riaffiorare un trauma dell’albero genealogico che richiama magari un nostro vissuto rispetto ad una frammentazione del nostro bambino interiore per un nostro vissuto. Partecipavo ad un incontro che in me lavora tantissimo sul genetico. Mi ha fatto prendere consapevolezza di tantissimi schemi legati a qualcosa di traumatico che si era ripetuto attraverso le generazioni. Peccato che si trattasse di un argomento che per il mio albero deve essere registrato come tabù, qualcosa da non toccare per non scatenare altro che ovviamente si crede peggiore.
Volevo condividere quelle che mi erano arrivate come consapevolezze ma anche come il lavoro aveva agito su di me e mi sono ritrovata a cercare di parlare senza riuscirci. Aprivo la bocca e cercavo di formulare un minimo di concetto ma semplicemente era come se qualcuno mi impedisse di parlare, le parole non uscivano, i pensieri erano offuscati e anche se cercavo altre strade per esprimermi mi sono solo resa conto che non era possibile. Era come se una parte di me fosse lo spettatore dell’altra parte di me che cercava di parlare ma vedeva “l’altro” che si infilava solo in una serie di vicoli ciechi senza riuscire a far uscire le parole. Una parte di me lucida e testimone mentre l’altra era persa e in loop. Ecco questa è la natura del trauma.
Ma viverlo in modo cosi ‘fisico’ mi ha fatto molto pensare a chi può vivere qualcosa di simile nel suo presente ma senza avere gli strumenti poi per poterlo risolvere e come può VERAMENTE condizionare il suo presente se continua a rimanere in quel loop. Altro poi che parlare di creare a manifestare una vita per come la si desidera, impossibile farlo in una condizione del genere.
Mi osservavo balbettante a non trovare le parole e una parte di me si vergognava profondamente, anche se in realtà non c’era una vera ragione per vergognarsi, ma era come se tutta un’altra serie di emozioni mi stesse scoppiando davanti e non ci fosse modo di oltrepassare quella che sembrava decisamente una barriera in cui ero non soltanto sola ma anche impossibilitata a comunicare.
Ringrazio perché ho i mezzi e le conoscenze per uscirne e infatti poi ho sistemato tutto, ma veramente mi ha fatto rendere conto di come a volte possiamo sentirci ‘persi’, bloccati e assolutamente incapaci di fare qualcosa, ringrazio il ThetaHealing sempre.. che grande mezzo, una vera trasformazione di vita
Per chi volesse approfondire:
Cosa è un trauma? È un avvenimento che ha provocato, in chi l’ha vissuto, una tale concentrazione di emozioni, spesso di natura negativa, legate alla paura, al sentirsi magari impotenti, oppure in pericolo, un insieme molto violento di emozioni che non siamo riusciti a gestire e che di conseguenza ci faranno registrare come negativo l’accadimento che l’ha scatenato. Delle parti del nostro subconscio cominceranno subito a lavorare alla risoluzione, ma proprio a causa di questa sorta di onda anomala che ha travolto la persona, sarà come vivere in un loop continuando a ripetere lo schema senza capire come risolverlo ma si attiveranno anche altre parti di noi che faranno di tutto per mettere barriere e limiti così da cercare di farci evitare di rivivere qualcosa di simile. Un po’ come se fossero due meccanismi che agiscono all’opposto, uno cerca di richiamare esperienze simili, così da trovare come uscire da quella situazione mentre l’altro cerca di tenerci lontano.
Quando un trauma riaffiora, anche se non è nostro e lo abbiamo ‘preso in consegna’ attraverso il dna, ecco che sarà come far scoppiare in noi delle bolle emozionali, come andassimo a rivivere quelle emozioni che hanno causato il primo evento. Sono sempre state nascoste dentro di noi, agendo in modo occulto sulla nostra vita, ma quando comincia ad affiorare ecco che è come essere riportati a quel momento, come fosse una sorta di ‘trappola temporale’ da cui non riusciamo ad uscire. Può capitare sia perché stiamo lavorando su una determinata tematica che invece perché viviamo qualcosa che fa scattare qualcosa in noi che ci riporta li.
Serve andare a ‘liberare’ sia l’origine primaria che poi quello che invece ci fa ‘scattare’ e innescare nuovamente lo schema e il loop in cui finiamo per isolarci così come tutto il contorno di energie, conclusioni, forme pensiero per andare a trovare risoluzione e andare a completare quei sottocorrente che ci trattenevano o riportavano a quello spazio